E la Siria incontrò l’Egitto: 50 anni di scoperte in Siria
Si svolge il 16 e il 17 dicembre 2025, presso l'Accademia delle Scienze di Torino (via Accademia delle Scienze, 6), è in programma il convegno "E la Siria incontrò l’Egitto: 50 anni di scoperte in Siria".
Cosa sappiamo veramente della Siria antica? Fino alla metà del secolo scorso, gli studiosi la consideravano una semplice terra di passaggio tra le grandi civiltà egizia e mesopotamica, abitata da seminomadi pastori senza scrittura né città. Ma cinquant'anni di scoperte straordinarie hanno rovesciato completamente questa visione.
Nel 1975, esattamente cinquant'anni fa, gli archeologi portarono alla luce gli archivi reali di Ebla, a 60 km da Aleppo. Le migliaia di tavolette cuneiformi rivelarono una verità sorprendente: già nella seconda metà del III millennio a.C., la Siria era una regione ricca e potente, con fiorenti centri urbani che commerciavano con l'Egitto, importando ed esportando beni preziosi. Non una terra marginale, ma una civiltà con una forte identità culturale che influenzò profondamente Egitto e Mesopotamia.
Più di 110 missioni archeologiche internazionali hanno lavorato in Siria dalla fine degli anni '70, riportando alla luce città leggendarie: Ebla, Mari, Ugarit, Palmira, e soprattutto Aleppo, la città abitata ininterrottamente da più tempo al mondo, documentata già nel 2350 a.C. Ogni scavo, ogni tavoletta decifrata, ogni reperto ha aggiunto un tassello alla comprensione di questa straordinaria civiltà che fu crocevia tra Asia centrale, Mediterraneo ed Egitto.
Alcuni tra i massimi esperti internazionali si riuniscono per condividere le conoscenze acquisite in mezzo secolo di ricerche, esplorando la storia politica, economica, sociale, culturale e religiosa della Siria antica. Il convegno culmina con l'intervento del dottor Karbotly, studioso siriano rifugiato in Italia, che ha conseguito il dottorato a Roma proprio sulle relazioni internazionali di Ebla nel III millennio.
Evento gratuito, registrazione alla pagina:

