The Italian political system: new developments
9 dicembre 2025, dalle 18:00 alle 19:30
Relatore: Prof. Sabino Cassese (Scuola Normale Superiore)
Saluti introduttivi: Prof. Antonio Punzi (Luiss Guido Carli)
Presiede: Prof. Aldo Sandulli (Luiss Guido Carli)
Discussant: Prof. Nicola Lupo (Luiss Guido Carli)
Sala delle Colonne – Viale Pola
Link Webex: https://luiss.webex.com/luiss/j.php?MTID=mfaed8b6efe4b4bbc16eb23a0aa5e26d1
Le elezioni italiane del 2022 hanno segnato una svolta politica netta: l’affluenza è scesa al minimo storico (63,9%) e il partito di estrema destra Fratelli d’Italia (FdI), guidato da Giorgia Meloni, è cresciuto in modo vertiginoso (dal 4,3% del 2018 al 26%).
Il nuovo governo, sostenuto da FdI, Lega e Forza Italia, rappresenta il primo esecutivo italiano di estrema destra radicato nella tradizione post-fascista.
Lo stile di governo mostra continuità con pratiche già note: trasformismo (adattamento politico rapido) e incremento del patronato politico.
Le politiche adottate sono pragmatiche e caute — filo-UE, filo-NATO, fiscali conservative — ma caratterizzate da un forte controllo sulle istituzioni statali e da un’enfasi sull’“identità nazionale”.
I rischi sono concreti: indebolimento della capacità amministrativa (“la trappola della democrazia”), politicizzazione della pubblica amministrazione e una combinazione di corporativismo e patronato che tende ad aggirare i partiti politici.
L’opposizione resta debole e frammentata.
Vi è dunque continuità nel cambiamento: un governo di destra che mescola realismo e nazionalismo, ma che opera in un contesto di fragilità democratiche strutturali.

