Agricoltura e Europa: il futuro della PAC 2028
La nuova Politica Agricola Comune (PAC) 2028–2034 è al centro del dibattito europeo. Le proposte avanzate dalla Commissione Europea ridisegnano in profondità un pilastro fondamentale per il settore primario: una revisione radicale, che molti giudicano rischiosa per il futuro dell’agricoltura e delle imprese agricole.
L’Unione Provinciale Agricoltori di Siena promuove un momento di confronto pubblico per discutere obiettivi, criticità e prospettive della riforma della PAC. L’appuntamento è per mercoledì 8 ottobre 2025, alle ore 14.15, nella Sala dell’Aurora della Provincia di Siena.
La PAC nasce come politica comune, ma le proposte attuali rischiano di ridurne la portata a livello nazionale. Un cambio di rotta che solleva molte perplessità nel mondo agricolo.
Gli agricoltori chiedono chiarezza e stabilità: i cicli produttivi sono poliennali, gli investimenti complessi e di lungo periodo, e non possono essere soggetti a continui cambiamenti politici e normativi.
Produttività, innovazione e ricerca sono i cardini da cui ripartire, insieme alla sostenibilità economica che deve precedere quella ambientale e sociale. Senza impresa agricola, non c’è futuro né per i territori né per le nuove generazioni.
Altrettanto centrale è il tema dell’autosufficienza alimentare, garanzia di sicurezza e stabilità per i cittadini europei.
Il convegno “Agricoltura e Europa: il futuro della PAC 2028–2034” vedrà la partecipazione di Mario Braga, Presidente Nazionale Collegio Periti Agrari; Giorgio Cantelli, Presidente Accademia Nazionale dell’Agricoltura; Roberto Caponi, Direttore Generale Confagricoltura e Massimo Vincenzini, Presidente Accademia dei Georgofili.