Malattie mentali gravi. Promuovere cultura per rafforzare la rete di supporto alla persona
Si terrà il 27 marzo, dalle 10.00 alle 12:30, presso il Centro Studi Americani di Roma un incontro dal titolo “Malattie mentali gravi. Promuovere cultura per rafforzare la rete di supporto alla persona”.
Sarà un’occasione di approfondimento e dialogo per discutere delle principali criticità e opportunità nel trattamento delle malattie mentali gravi. Si parlerà di come garantire diagnosi precoci, terapie innovative e percorsi di cura integrati, nonché di strategie per affrontare lo stigma e favorire l’inclusione sociale dei pazienti e delle loro famiglie.
Le malattie mentali gravi, come la schizofrenia, il disturbo bipolare e la paranoia, rappresentano una delle principali sfide della salute pubblica a livello globale. Si tratta di disturbi psichiatrici complessi che influiscono profondamente sul pensiero, sull’umore, sulle emozioni e sulle capacità cognitive delle persone, compromettendo la loro capacità di affrontare i problemi quotidiani e di mantenere relazioni sociali significative. A queste difficoltà si aggiunge spesso la stigmatizzazione sociale, che può portare all’isolamento e rendere ancora più difficile il percorso di cura e integrazione, anche per quei pazienti che seguono terapie farmacologiche appropriate.
La predisposizione genetica e l’alterato funzionamento di neurotrasmettitori come la dopamina, la serotonina o il glutammato sono i fattori di rischio più comuni per l’insorgenza delle psicosi gravi cui possono aggiungersi condizioni mediche quali l’ictus, i tumori al cervello, alcune forme di epilessia, l’AIDS oltre al consumo di sostanze psicoattive quali alcolici e stupefacenti. La diagnosi, supportata da esami del sangue e diagnostica per immagini, viene posta dallo psichiatra in collaborazione con esperti di salute mentale e i trattamenti si avvalgono di farmaci antipsicotici-neurolettici.
Le psicosi gravi sono spesso associate a un quadro assai complesso delle funzioni cognitive - quali il pensiero, l’attenzione, la capacità di affrontare e risolvere problemi - e della sfera affettiva, quali l’umore, le emozioni e l’ansia, compromettendo di fatto la qualità delle relazioni interpersonali e comportando, spesso, la stigmatizzazione anche dei pazienti controllati con antipsicotici.
Nonostante i progressi nella diagnosi e nei trattamenti, le psicosi gravi continuano a richiedere una gestione integrata e una presa in carico continuativa. È fondamentale garantire un accesso tempestivo alle cure, l’impiego di trattamenti personalizzati e il monitoraggio costante delle terapie, non solo per migliorarne l’efficacia, ma anche per prevenire eventuali effetti collaterali o complicanze che potrebbero esitare in vere e proprie patologie rendendo il percorso terapeutico più ostico e complesso. Al tempo stesso, è necessario intervenire a livello culturale per superare i pregiudizi ancora diffusi e promuovere una visione più consapevole e rispettosa della salute mentale. Appare quindi indispensabile promuovere oggi un confronto fra istituzioni, professionisti e operatori sanitari volto a favorire una maggiore consapevolezza sulle malattie mentali gravi per rafforzare la rete di supporto al paziente nonché l’importanza di un adeguato monitoraggio delle terapie.
In questo contesto si inserisce l’iniziativa “Malattie Mentali Gravi. Promuovere cultura per rafforzare la rete di supporto alla persona”, promossa da Edra e realizzata grazie al contributo non condizionato di Teva. Il progetto nasce con l’intento di sensibilizzare istituzioni, professionisti della salute mentale, operatori sanitari e la società civile sull’importanza di rafforzare la rete di assistenza dedicata ai pazienti affetti da queste patologie. L’obiettivo è promuovere un confronto costruttivo che favorisca la consapevolezza, migliori la qualità dell’assistenza e sostenga l’importanza di un monitoraggio terapeutico accurato e continuativo.
Attraverso il coinvolgimento di istituzioni, esperti e operatori, l’evento mira a consolidare una rete di supporto sempre più efficiente e a diffondere una cultura della salute mentale fondata sulla consapevolezza, sull’integrazione e sulla centralità della persona.