Il ruolo della certificazione tra sostenibilità, qualità e marketing
Il concetto di “certificazione accreditata” trova la sua ragione d’essere e la sua significatività nei principali fenomeni che hanno caratterizzato il panorama economico nell’ultimo ventennio.
Si è assistito per contro a una proliferazione di attestazioni di qualità, spesso auto-referenziate, che non sempre hanno trovato conferma nel prodotto scambiato o nel servizio erogato, e come tali hanno messo in discussione la fiducia del consumatore. In tale contesto, le certificazioni accreditate si sono affermate – in ambito agroalimentare e no – come strumenti a sostegno di tutti gli attori coinvolti lungo la catena di fornitura di un bene/servizio, per promuovere un ragionevole grado di fiducia nel mercato.
Nel settore regolamentato dei prodotti agroalimentari è emblematico il percorso con il quale la conformità ai requisiti dell’accreditamento delle certificazioni ha assunto un valore sempre maggiore nel corso dell’ultimo ventennio. Un numero crescente di organizzazioni pubbliche e private, tra cui i grandi player industriali, ha da tempo colto il valore della certificazione come garanzia delle relazioni business e ha contribuito a diffondere i concetti di qualità e sicurezza associate al marchio, anche nella percezione del consumatore. Una certificazione funziona come un “passaporto” negli scambi internazionali, esentando il titolare dal sottoporre a ulteriori test di conformità il proprio prodotto.
PROGRAMMA
- La verifica da remoto: da necessità a opportunità per garantire l’affidabilità delle certificazioni accreditate
Stefania Scevola, Accredia - La gestione del rischio epidemiologico: il servizio di GAP Analysis
Stefania Pinton, CSQA - L’efficacia delle certificazioni volontarie di prodotto e il loro contributo a uno sviluppo sostenibile
Alessandro Gallo, Agroqualità - Nuovi Servizi certificativi in ambito Salubrità degli Ambienti
Silvia Cettineo, Kiwa Cermet Italia