L’innovazione nella terapia dei pazienti con carcinoma gastrico avanzato: il percorso, la multidisciplinarietà ed il management

L’innovazione nella terapia dei pazienti con carcinoma gastrico avanzato: il percorso, la multidisciplinarietà ed il management

19.03.2025 17:00 - 19.03.2025 18:15
Categorie: Sanità, Webinar e Corsi
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In Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 15.000 nuovi casi di tumore dello stomaco (9.000 nel sesso maschile e 6.000 in quello femminile), con 9.900 decessi per questa patologia. La diagnosi avviene ancora frequentemente in stato avanzato di malattia, e questo si correla con una sopravvivenza per tutti gli stadi a 5 anni del 30% negli uomini e del 35% nelle donne. Miglioramenti rilevanti nella strategia terapeutica dei tumori dello stomaco e della giunzione gastro-esofagea in stadio avanzato sono stati recentemente ottenuti con l’introduzione dell’immunoterapia (check-point inibitori anti-PD1) e delle terapie a target bio-molecolare. Risulta quindi indispensabile avere disponibili campioni di tessuto neoplastico per poter ottenere un’adeguata caratterizzazione bio-molecolare del tumore. Per i pazienti non sottoposti a chirurgia, e per i quali non sono disponibili campioni operatori, nel corso dell’endoscopia diagnostica vanno previsti almeno 6 prelievi bioptici. In un paziente con tumore gastrico e della giunzione gastroesofagea in stadio avanzato è indispensabile procedere alla caratterizzazione per l’espressione di HER2. Le successive valutazioni bio-patologiche, eseguite anch’esse in immunoistochimica, prevedono la determinazione dell’espressione di PD-L1 e la valutazione del MMR. Tutte queste determinazioni permettono l’introduzione nel regime di terapia di farmaci con indicazione rimborsata dal nostro Sistema Sanitario Nazionale (SSN), quali: 1) il trastuzumab in prima linea e il trastuzumab-deruxtecan nelle linee successive per i tumori HER2 positivi (circa il 20%), 2) del nivolumab in prima linea di terapia nei tumori con PD-L1 CPS > 5 (circa il 60%), e 3) del pembrolizumab nelle linee successive alla prima di terapia per tumori con MSI-H (circa il 6%). A questa caratterizzazione in prospettiva verrà aggiunta la determinazione dell’espressione della claudina 18.2 (positiva in circa il 36-38%), e del FGFR2b (positiva nel 30-32%).
Tutte queste tematiche, sia diagnostiche che terapeutiche, verranno esplicitate nel corso del webinar per una migliore pratica clinica.

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