Telemedicina: a un anno dalla pandemia, quali passi avanti sono stati fatti?

Telemedicina: a un anno dalla pandemia, quali passi avanti sono stati fatti?

13.04.2021 15:30 - 13.04.2021 16:15
Categorie: Sanità, TLC, Digital e Cybersicurezza, Webinar e Corsi
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A più di un anno dall’inizio della pandemia da Covid-19 le iniziative di telemedicina nel nostro paese sono letteralmente esplose. Esistono ad oggi centinaia di applicazioni per gestire pazienti COVID e non COVID da remoto, realizzate da Asl, Regioni, singoli ospedali. Anche i medici di famiglia si sono organizzati, chi da solo, chi in cooperativa con altri colleghi, per assistere i pazienti online.
A livello normativo, dopo i primi documenti dell’Istituto Superiore di Sanità prodotti per gestire l’emergenza, a fine dicembre 2020 sono state emanate le Linee di Indirizzo per le prestazioni in telemedicina che hanno uniformato gli standard operativi a livello nazionale, superando vari ostacoli deontologici. La palla è poi passata alle Regioni che hanno legiferato autonomamente sul tema.

A che punto siamo oggi?
La telemedicina è accessibile in tutto il paese? Per quali visite è più indicata e come impatta sul Servizio Sanitario Nazionale in termini di costi e benefici? A che punto siamo con l’integrazione del Fascicolo Sanitario Elettronico e che succede sul fronte della certificazione, visto che da maggio 2021 i software usati per erogare prestazioni di telemedicina dovranno essere certificati come dispostivi medici?

Ne parliamo con
Sergio Pillon - Medico ed esperto di salute digitale, telemedicina, VAS representative at the European Public Health Alliance WG on Digital Health, Consulente esterno ISS
Paolo Locatelli - Responsabile scientifico dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano

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