Roma Storia Festival 2025 - Il Racconto di Roma
Dopo il successo delle precedenti edizioni, dal 18 al 21 settembre 2025 torna Roma Storia Festival con "Il Racconto di Roma".
Vissuta, amata, detestata, imitata, sognata, dipinta, musicata, raccontata. Roma è da sempre protagonista di rappresentazioni declinate nelle voci più diverse: da quelle degli storici a quelle dei musicisti, da quelle dei registi a quelle degli scrittori, da quelle dei politici a quelle dei viaggiatori. Solo dando spazio a tutte queste voci si potrà offrire un “racconto di Roma” che aspiri a cogliere i tratti unici della Città Eterna.
Tutti gli incontri saranno introdotti da Marta Bulgherini.
Roma Storia Festival è promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, ideato e progettato dagli Editori Laterza con il patrocinio della Commissione Europea e di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per un ingresso prioritario è possibile prenotarsi.
► Programma completo e registrazione su romastoriafestival.it
Programma Giovedì 18 settembre
Ore 17.00 – Piazza di Pietra
Francesca Cappelletti : Roma come musa: artisti stranieri nella Città eterna
"Per vedere e per imparare". Fin dalla seconda metà del Cinquecento si descrive così lo scopo del viaggio a Roma da parte degli artisti che potevano osservare le antichità e le opere conservate nelle chiese e nei palazzi. All'inizio del Seicento l'esperienza del viaggio romano si intensifica e il numero degli artisti stranieri presenti in città aumenta. Le loro vite, oltre che le loro carriere, vengono definite ancora più che in passato dall'essere stati a Roma. Da Rubens a Van Dyck e ai seguaci di Caravaggio, un viaggio affascinante per riscoprire con occhi diversi la città in quel periodo pieno di fermento che fu l’inizio del Seicento.
Francesca Cappelletti è direttrice della Galleria Borghese.
Ore 18.30 - Piazza di Pietra
Giancarlo De Cataldo: Roma in cronaca nera
Dal dopoguerra Roma ha vissuto intricate vicende in cui la cronaca nera si è spesso confusa con la grande criminalità e coi più foschi misteri di Stato, a cominciare da quel caso Montesi che coinvolse la politica ai massimi livelli. Sarà poi il momento del primo grande delitto mediatico, il caso Ghiani-Fienaroli, e dell’assassinio di Christa Wanninger che svelerà il lato oscuro della Dolce Vita. Ancora: Pasolini, la strage del Circeo, Emanuela Orlandi, Alberica Filo della Torre, la Banda della Magliana… Un affresco “in nero” che comprenderà inevitabilmente delitti “moderni” e crimini che sembrano arrivare dal più lontano passato.
Giancarlo de Cataldo, già magistrato, è scrittore e sceneggiatore.
Ore 20.00 - Piazza di Pietra
Corrado Augias: Giordano Bruno. Le fiamme e la ragione
Libertà di pensiero, laicità dello stato, ragioni della scienza e ruolo delle religioni: sono tanti e fondamentali i temi che si dipanano dal racconto del rogo di Campo dei Fiori: l’assassinio di Giordano Bruno rimane una delle pagine più tragiche della storia culturale del nostro Paese, e non solo.
Corrado Augias è giornalista, scrittore.
Venerdì 19 settembre
Ore 10.30 - Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Roma
La Roma monumentale – quella descritta nelle guide turistiche – è il racconto più rappresentativo della Città Eterna.
Introduce Silvia Cacioni, coordina Roberta Camarda
Debate - Seguendo le regole precise del debate, due gruppi di studenti del Liceo scientifico “Plinio Seniore” e del Liceo scientifico “Ettore Majorana” di Roma si fronteggiano argomentando su posizioni contrapposte. Quale tesi vincerà?
Roberta Camarda e Silvia Cacioni sono docenti al Liceo “Plinio Seniore” di Roma.
Ore 16.00 - Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano
Alessandro Vanoli: La riscoperta di Roma
Ci fu un tempo in cui Roma non esisteva ancora. O meglio, la sua storia classica, le sue vestigia, la sua trama antica, erano state dimenticate. Tra il Trecento e Quattrocento, l’interesse nuovo per la classicità portò eruditi e letterati sulla strada di quel passato, non solo attraverso il recupero di libri dimenticati ma anche e soprattutto grazie a un nuovo sguardo sulla città. La riscoperta dell’antico portò umanisti come Flavio Biondo o Ciriaco d’Ancona a indagare tra i libri, camminare e scavare per le strade di una città abbandonata e impoverita, ricostruendo pietra dopo pietra la trama ormai perduta della Roma antica. Questa è la loro storia.
Alessandro Vanoli è storico, scrittore e divulgatore.
Ore 17.30 - Piazza di Pietra
Anna Foa: 16 ottobre 1943. La razzia del ghetto
Il lungo inverno del 1943-1944 si apre per la città di Roma il 16 ottobre, quando furono arrestati e deportati oltre mille ebrei romani: il treno per Auschwitz partì il 18 ottobre dalla stazione Tiburtina, e il 23 ottobre 820 ebrei, di cui oltre duecento bambini, furono mandati nelle camere a gas. Un capitolo drammatico nella storia dell’occupazione nazista di Roma.
Anna Foa ha insegnato Storia moderna all’Università di Roma “La Sapienza”.
Ore 19.00 - Piazza di Pietra
Lisa Roscioni: 11 settembre 1599: il supplizio di Beatrice Cenci
Com’era Roma a fine Cinquecento? Chi la visita oggi potrebbe immaginarla come la città splendente delle chiese e dei palazzi, dei cortei e delle feste, ma Roma era anche, come tutte le città di antico regime, una città sporca, affollata di mendicanti, animali, cadaveri abbandonati in strada, la città mattatoio delle esecuzioni pubbliche. Fu questa la città che assistette attonita alla decapitazione di Beatrice Cenci l’11 settembre del 1599. Processata e condannata a morte per aver ucciso il padre con la complicità dei fratelli e della matrigna, aveva solo vent’anni e divenne subito un mito.
Lisa Roscioni insegna Storia moderna all’Università di Roma “La Sapienza”.
Ore 20.30 - Piazza di Pietra
Giovanni Bietti: La Tosca: Puccini a Roma - Con accompagnamento musicale al pianoforte
Tosca è un'opera ricca di spunti musicali straordinari, a partire dagli aspetti “veristi” che sottolineano l’atmosfera specificamente romana della vicenda (basterà qui citare lo stornello dialettale e le campane delle chiese di Roma all’inizio del terzo atto). Ma la modernità dell'opera non si limita agli elementi che nel 1900, anno della prima rappresentazione, erano di moda: la tecnica musicale, la costruzione formale, soprattutto l’uso dell’orchestra sono quanto di più avanzato l’Italia del tempo fosse in grado di offrire in campo artistico. Puccini è uno dei massimi artisti di inizio Novecento, e la lezione ce lo dimostrerà.
Giovanni Bietti è compositore, pianista e musicologo.
Sabato 20 settembre
Ore 15.00 - Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano
Maria Giuseppina Muzzarelli: La città dei pellegrini: il primo giubileo
Un numero enorme, pari forse a due milioni di pellegrini raggiunse Roma nel 1300, anno del primo giubileo indetto dal papa Bonifacio VIII. Lo scopo di tutti era la remissione dei peccati. Il viaggio di molti, uomini e donne, fu lungo, faticoso e pericoloso. L’afflusso ingente richiese enormi sforzi per rispondere alle richieste di alloggi e per sfamare persone e animali. Chi si mosse a piedi, chi a cavallo, chi su carri e carretti in quella che si può definire la prima occasione di turismo religioso, che riportò l’Urbe all’antica grandezza.
Maria Giuseppina Muzzarelli ha insegnato Storia medievale, Storia della città e Storia del patrimonio culturale della moda all’Università di Bologna.
Ore 16.30 - Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano
Alessandra Bucossi: Costantinopoli, la nuova Roma
Fondata come “nuova Roma”, Costantinopoli eredita dall’Urbe modelli e simboli, ma li rielabora profondamente in un confronto che si snoda per secoli tra imitazione e conflitto. Nello sguardo bizantino, Roma è insieme madre e avversaria: una tensione tra fedeltà e rifiuto che ha segnato la storia culturale e politica dell’Europa lungo tutto il Medioevo e oltre.
Alessandra Bucossi insegna Civiltà Bizantina all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Ore 17.30 - Piazza di Pietra
Costantino D’Orazio: Roma Pop: gli anni Sessanta e la scuola di piazza del Popolo
Come Parigi con il Café Flor frequentato dagli impressionisti o Lisbona con A Brasileira, il locale prediletto da Fernando Pessoa, anche Roma ha dei luoghi che sono simbolo di stagioni culturali eccezionali. Negli anni Sessanta i giovani artisti si ritrovavano al Caffè Rosati in Piazza del Popolo per confrontarsi sulla possibilità di escogitare una strada italiana per la Pop Art. Nasce così l’avventura di Mario Schifano, Franco Angeli, Pino Pascali e Giosetta Fioroni, tra sperimentazioni, rivalità e relazioni pericolose.
Costantino D’Orazio è direttore dei Musei nazionali di Perugia.
Ore 19.00 - Piazza di Pietra
Giuseppe Patota, Con letture di Luca Pedron: Dante a Roma, Dante e Roma
Nel 1300 un uomo di trentacinque anni si ritrova in una selva spaventosamente oscura, da dove intraprende un viaggio straordinario che lo porta al di qua e al di là del mondo. La prima delle decine e decine di città che nel corso di questo viaggio si sente nominare è Roma: la parola che la indica risuona già nel primo canto dell’Inferno. Che rapporto ci fu fra Dante, la sua Divina Commedia e la città di Roma?
Giuseppe Patota insegna Linguistica italiana all’Università di Siena.
Ore 20.30 - Piazza di Pietra
Vito Mancuso: La lezione di Seneca
Seneca era stato il numero due dell’Impero e aveva una conoscenza diretta dei meccanismi del potere e della natura degli esseri umani: Roma offriva un repertorio straordinario di caratteri e di atteggiamenti. Le sue analisi non nascevano dunque astrattamente ma a contatto con la più concreta realtà. Per questo pone la domanda che, forse, è la più fondamentale: quella sulla stupidità del genere umano. Ma oltre la domanda egli sa, da vero filosofo, fornire elementi decisivi per la nostra risposta.
Vito Mancuso, teologo, insegna al master di Meditazione e neuroscienze dell’Università di Udine.
Domenica 21 settembre
Ore 10.30 - Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano
Antonio Forcellino: Gli affari del genio. La fabbrica di Roma nel decennio d’oro del Rinascimento
Si pensa comunemente che le opere meravigliose del Rinascimento siano frutto esclusivamente del genio degli artisti. Esiste invece anche una storia materiale che ci racconta dettagli inediti e preziosi dei grandi capolavori e dei loro artefici. Dai contratti proposti a Michelangelo per la realizzazione della Cappella Sistina, ai carteggi di Sebastiano del Piombo per stimare al meglio la sua Resurrezione di Lazzaro e che fanno emergere la concorrenza con Raffaello, uno sguardo originale su una delle stagioni artistiche che più ha dato a Roma e al mondo.
Antonio Forcellino è restauratore e studioso di arte rinascimentale.
Ore 12.00 - Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano
Steve Della Casa: Da Romolo e Remo al Gladiatore: il racconto sbagliato di Roma
Il mito di Roma antica è una componente fondamentale della storia del cinema. Proprio per questo, le ricostruzioni di quella stagione hanno tenuto banco in tutto il secolo del cinema, non sempre con l'accuratezza filologica necessaria. Strafalcioni storici, ricostruzioni errate, compresenze impossibili: anche di questa è fatta la storia segreta del cinema, e il nostro viaggio prevede piccole improvvisate produzioni ma anche grandi autori, con qualche sorpresa!
Steve Della Casa è conservatore della Cineteca Nazionale.
Ore 17.30 - Piazza di Pietra
Paolo Di Paolo con un intervento di Dacia Maraini: Roma è un romanzo
L’hanno desiderata, amata, a vagheggiata. Vista come un approdo definitivo o una chimera. Una fonte di ispirazione e una maledizione. Un luogo dello spirito e l’occasione per realizzarsi. Dal Grand Tour alla Dolce Vita, l’appassionato e tormentato rapporto fra Roma, città della Storia, e chi scrive storie.
Paolo Di Paolo è autore di romanzi, saggi e libri per ragazzi.
Ore 19.00 - Piazza di Pietra
Luciano Canfora: La res publica vista dai collaborazionisti
Nel 1940 Simone Weil pubblicò un saggio storico-politico incentrato sul rapporto tra la politica di potenza dell'antica Roma, repubblicana e poi monarchica, e la politica estera del III Reich. Quelle pagine assai calzanti inducono a ripercorrere un conflitto drammatico che attraversa le fonti antiche coeve dei fatti: tra "collaborazionisti", avversari e vittime dell'imperialismo romano.
Luciano Canfora ha insegnato Filologia greca e latina presso l’Università di Bari.
Ore 20.30 - Piazza di Pietra
Melania G. Mazzucco : Donne di pietra e di bronzo
Di marmo o di bronzo, preferibilmente morte, addormentate o assenti, le donne sono poco rappresentate nelle strade e nelle piazze, e quasi sempre rinchiuse negli spazi protetti delle chiese. Fino al Novecento solo la santità assicurava memoria. Tuttavia, i modelli di virtù non prevedono solo il martirio: si può essere intellettuali, mistiche, benefattrici… Un viaggio nell’immaginario femminile “immobile” di Roma.
Melania G. Mazzucco è scrittrice e studiosa d’arte.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.