Resistere al colonialismo verde – Storie dalle prime linee della resistenza all’idrogeno
Link per la registrazione: https://zoom.us/webinar/register/WN_9Oc8lwJ1RJ-CdiwslSH2JA
L’idrogeno verde continua a essere presentato come una delle soluzioni migliori per “decarbonizzare” l’economia europea. Ma le infrastrutture di trasporto su lunga distanza e i progetti di produzione di idrogeno verde su larga scala e orientati all’esportazione contribuiranno davvero a realizzare la tanto necessaria trasformazione basata sulla giustizia nelle nostre società? Oppure fanno parte di una nuova fase di colonialismo “verde” dell’energia e delle risorse?
Vi invitiamo a partecipare a questo webinar di ReCommon e WeSmellGas per conoscere, grazie ai nostri straordinari relatori, gli attuali progetti sull’idrogeno verde in Namibia, Tunisia e Spagna, i motivi per cui sono un esempio di colonialismo verde e come resistervi.
Ascolteremo le esperienze di:
1. Decolonial Center
Il Decolonial Center (“Centro Decoloniale”) è un progetto del Pluto Educational Trust. È una piattaforma di educazione politica impegnata a diffondere prospettive anticoloniali e decoloniali sulla storia, la teoria sociale e l’attualità.
Il centro si propone di rendere accessibile il pensiero anticoloniale e decoloniale attraverso vari mezzi, tra cui contenuti di breve e lunga durata, bobine, saggi video e interviste in podcast. Lavoriamo anche per infondere le prospettive anticoloniali nei movimenti sociali e collaboriamo con un’ampia varietà di partner nei settori femminista, della giustizia climatica, della giustizia di genere, della giustizia razziale, della giustizia fiscale, della giustizia riparatoria e della giustizia dei migranti. Teniamo conferenze, workshop e agiamo come braccio di educazione politica per i movimenti interessati al pensiero e alla pratica anticoloniale e decoloniale.
2. Sima Luipert
Sima Luipert è una sopravvissuta di quarta generazione al genocidio dei Nama e degli Ovaherero commesso dalla Germania nell’allora colonia dell’Africa tedesca del Sud-Ovest. Con un master post-laurea in Studi sullo sviluppo e avendo lavorato nel settore dello sviluppo per più di 30 anni, ha compreso le radici più profonde della natura strutturale e istituzionale della povertà tra i Nama. Questo viaggio l’ha portata a conoscere il primo genocidio del XX secolo, avvenuto nell’allora Africa tedesca del Sud-Ovest, attualmente conosciuta come Namibia. È stata coinvolta nella campagna per il risarcimento dei crimini coloniali commessi dalla Germania durante il periodo coloniale. Attualmente è patrocinatrice delle relazioni internazionali del Comitato tecnico sul genocidio dell’Associazione dei leader tradizionali Nama e persona di riferimento per gli strumenti legali volti a richiedere un risarcimento alla Germania. È anche membro del Consiglio internazionale del Minority Rights Group International, un’organizzazione non governativa internazionale che si batte in tutto il mondo con quasi 300 partner in 60 Paesi per garantire che le minoranze svantaggiate e le popolazioni indigene possano far sentire la propria voce. Luipert vive e lavora come direttrice della pianificazione dello sviluppo presso il Consiglio regionale di Hardap, nel sud della Namibia.
3. Aïda Delpuech
Aïda Delpuech è una giornalista e autrice indipendente. Si occupa di questioni ambientali e sociali, soprattutto nel Mediterraneo. I suoi lavori sono stati pubblicati, tra gli altri, su Le Monde Diplomatique, Le Monde, Médiapart, El Pais, BBC Future, Forbidden Stories, Inkyfada, New Lines Magazine, Reporterre. È autrice di un rapporto del 2022 sulla strategia tunisina dell’idrogeno verde, pubblicato da Arab Reform Initiative e Heinrich Böll Stiftung.
4. Josep Nualart Corpas
Josep Nualart Corpas, ricercatore presso l’Osservatorio del debito della globalizzazione (ODG). Si occupa di geopolitica e analisi finanziaria delle infrastrutture europee per il gas fossile. Negli ultimi anni sta analizzando la transizione energetica attraverso prospettive di giustizia sociale, territoriale e globale e lo sviluppo dell’idrogeno nello Stato spagnolo, concentrandosi sugli aspetti geopolitici e finanziari.