Riciclo chimico: potenzialità di sviluppo e proposte per far decollare il mercato
La filiera del riciclo chimico in Italia sta muovendo i suoi primi passi, uscendo dalla dimensione di impianti pilota e affrontando il rischio di meccanismi di lock-in tipico di industrie che tentano di fare un salto di scala. Partendo dai business case delle varie tecnologie di riciclo chimico, lo studio di AGICI identifica le condizioni di sviluppo della filiera e i principali nodi da affrontare, a livello normativo e industriale.
Per permettere il pieno dispiegamento delle potenzialità del comparto è necessario riunire il mondo della chimica, le filiere dei rifiuti plastici, gli attori pubblici e i sistemi EPR. L’evento porta quindi al tavolo i principali player nazionali del riciclo chimico per aprire uno spazio di confronto.
Il riciclo chimico rappresenta oggi una frontiera strategica per estendere il riciclo delle plastiche e di altri rifiuti, ma la filiera è ancora in una fase embrionale e deve affrontare le criticità legate al salto di scala industriale. La ricerca ha analizzato tre differenti tecnologie di riciclo chimico, costruendo per ciascuna un business case che individua le condizioni di equilibrio economico e i fattori abilitanti per l’avvio di impianti su scala industriale.
I risultati mostrano come la disponibilità e la qualità del feedstock, le dimensioni ottimali degli impianti e la creazione di mercati a valle per i prodotti ottenuti siano elementi determinanti per lo sviluppo sostenibile della filiera. L’analisi permette di delineare scenari realistici di investimento e di individuare i nodi centrali su cui concentrare l’azione congiunta di industria e istituzioni per favorire la competitività del riciclo chimico in Italia e in Europa.
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