La battaglia di Pavia e il futuro della difesa europea (1525-2025)
L'Aspen Institute Italia con la collaborazione della Marina Militare, del Comune di Pavia, di Intesa Sanpaolo e dell’Università degli Studi di Pavia, e con il contributo di Eni, Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Leonardo, ha organizzato per il 19 ottobre (dalle ore 9.30) nel Castello Visconteo di Pavia la terza edizione della Conferenza internazionale “La battaglia di Pavia e il futuro della difesa europea (1525-2025)”.
Intervengono ai lavori con un videomessaggio Guido Crosetto, ministro della Difesa; Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy; Mircea Dan Geoană, già vicesegretario generale della NATO e presidente e Fondatore di Aspen Institute Romania.
L’incontro prevede la partecipazione in presenza tra gli altri di Giulio Tremonti, presidente di Aspen Institute Italia e presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati; Carmine Masiello, capo di Stato Maggiore dell’Esercito; Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina Militare; Teo Luzi, comandante Generale dei Carabinieri; Giacinto Ottaviani, sottocapo di Stato Maggiore della Difesa; Luigi Del Bene, vicecomandante e capo di Stato Maggiore del Comando Squadra Aerea della 1ª Regione Aerea; Giuseppe Zafarana, presidente dell'ENI; amb. Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo; Biagio Mazzotta, presidente di Fincantieri; Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo; amb. Alessandro Minuto Rizzo, presidente della NATO Defense College Foundation; Stefano Mannino, presidente del Centro Alti Studi per la Difesa; Michele Lissia, sindaco di Pavia; Angelo Maria Petroni, segretario Generale di Aspen Institute Italia e ordinario di Logica e Filosofia della Scienza della Sapienza Università di Roma; Marta Dassù, senior advisor European Affairs di Aspen Institute Italia e direttrice di Aspenia.
La conferenza è parte di un progetto pluriennale di Aspen Institute Italia. L’edizione 2024 si concentra sul potere navale e sul diritto alla libera navigazione, e dunque tanto sulla dimensione marittima della guerra in Ucraina quanto sulle sfide che caratterizzano questo dominio anche in altre aree, analizzando il ruolo che Italia, Europa e NATO vi svolgeranno.