Obiettivo 2035, stop alle auto a benzina e diesel. Cosa cambia davvero?
Il 28 marzo gli Stati membri dell'Unione europea hanno detto “sì” al regolamento che dal 2035 vieterà la vendita di auto e furgoni che emettono CO2. La disposizione rappresenta uno dei temi caldi del progetto Green Deal promosso dell’UE. L’intento dell’Europa è di stimolare nei prossimi decenni la transizione verso i veicoli elettrici. Stando al documento approvato dai Governi, dal 2030 al 2034 le nuove auto dovranno ridurre le emissioni di CO2 del 55% rispetto al 2021, mentre i furgoni dovranno ottenere una riduzione del 50%. Percentuali, queste, che dal 2023 dovranno essere per tutti del 100%.
La rotta è tracciata
La direzione verso la quale si muoverà nei prossimi anni il mercato automotive in Europa è dunque chiara. Ma se da un lato questo intervento rappresenta un grande contributo al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica fissati per il 2050, dall’altro produttori, dealer e associazioni esprimono qualche preoccupazione sui rischi derivanti da questa monumentale transizione ecologica. Una posizione che è condivisa anche da alcuni governi: non va dimenticato infatti, che il regolamento è passato in Consiglio con il voto contrario della Polonia, mentre Bulgaria, Italia e Romania si sono astenute. La Germania dal canto suo ha offerto il proprio sostegno, solo dopo aver strappato una deroga sull’uso degli e-fuel.
I nodi da sciogliere
Sebbene con il 2035 l’Europa abbia fissato una linea di demarcazione inderogabile, il provvedimento fatica a convincere tutti gli stakeholder. Si calcola ad esempio che solo in Italia, ci siano circa 450 imprese impegnate nella produzione di componentistica afferente ai motori endotermici, per le quali la transizione all'elettrico rappresenta una minaccia concreta alla loro sopravvivenza. Da risolvere sul tappeto rimane anche il capitolo infrastrutturale (i punti di ricarica in Italia sono oggettivamente ancora insufficienti, specie al sud), oltre alla questione legata alla concorrenza cinese, Paese che negli anni ha raggiunto una posizione di mercato vantaggiosa rispetto ai competitor europei. Anche per questo, da più voci giunge la richiesta all'Europa di attivare un fondo a sostegno degli operatori, che garantisca un passaggio morbido verso gli obiettivi del Green Deal del vecchio continente.
Un evento per capire
Per approfondire meglio i termini di questa importante rivoluzione destinata a cambiare la vita di tutti, Money.it e Parlamento Europeo hanno organizzato per il 1° dicembre a Trieste un incontro dal titolo “Obiettivo 2035, stop alle auto a benzina e diesel: cosa cambia davvero”. Alla tavola rotonda, ospitata da Bliz Auto nell'elegante concessionaria di Via Flavia 47 a Trieste parteciperanno gli europarlamentari italiani coinvolti nelle commissioni inerenti al Green Deal, oltre a rappresentanti delle associazioni legate al mondo dei dealer, dei brand e dei terzisti.
L'evento è aperto al pubblico. E’ richiesta l'iscrizione.