Rigeneriamo la PA. Il Pnrr e le sfide europee: la digitalizzazione, la semplificazione, e le competenze per cambiare l'Italia

Rigeneriamo la PA. Il Pnrr e le sfide europee: la digitalizzazione, la semplificazione, e le competenze per cambiare l'Italia

15.12.2022 14:30 - 15.12.2022 17:30
Europa Experience David Sassoli Roma
Postato da Amministrazione
Categorie: Economia, Pubblica Amministrazione
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ROMA, 30 NOV - "Sul come affrontare le difficoltà operative sempre più evidenti nella realizzazione del PNRR, riteniamo utile e di non difficile attuazione la proposta arrivata dalla Svimez, in occasione della presentazione del Rapporto, di prevedere forme di alleanze progettuali e attuative con centri di competenza territoriale che, utilizzando anche le risorse tecniche esistenti all’interno delle università meridionali, supportino gli enti locali nella fase di progettazione e attuazione degli interventi." 
"Anzi, a nostro avviso, possono essere ulteriormente estesi con sinergie tra le PA in quanto, come lo stesso rapporto Svimez indica, «Il combinato congiunto degli interventi dovrebbe avere caratteristiche tali da contribuire, nell’immediato, a un take-off robusto e rapido al rafforzamento delle competenze, al fine di mettere in sicurezza la realizzazione degli investimenti entro i tempi stabiliti nel PNRR, nonché da assicurare, nel medio-lungo termine, una soluzione strutturale agli effetti delle politiche di rientro di bilancio, che per anni si sono abbattute con violenza sulle dinamiche di ricambio di personale all’interno della PA, impoverendola e privandola delle necessarie competenze»."
"Parallelamente e contestualmente, riteniamo che le carenze di competenze specifiche e di personale in generale, possono trovare soluzione anche aggiungendo mirati percorsi di “traghettamento generazionale specialistico”.
Infatti lo Svimez segnala che «nei conti economici dei progetti finanziati attraverso il PNRR, sarà possibile computare incarichi professionali affidati per compiti ben definiti e non anche tutte quelle attività che fisiologicamente sarebbero già parte del bagaglio di competenze delle PA centrali e locali», per cui occorre necessariamente superare questo aspetto problematico di carenza di personale specialistico.
Invece, evidenzia Svimez, è «Diverso l’approccio della nuova politica di coesione 2021-2027 che, per la prima volta, prevede la possibilità di intervenire con azioni di rafforzamento della capacità amministrativa dei beneficiari a tutti i livelli, finalizzate al miglioramento dell’attuazione delle politiche e, in particolare, degli obiettivi collegati al FESR.
A livello nazionale, sulla falsariga di queste indicazioni, è stato predisposto un PN - Capacità per la Coesione (attualmente in fase di finalizzazione con i servizi della Commissione europea), con una dotazione complessiva di oltre 1,267 mld/€, destinato a consolidare e dare organicità agli interventi di rafforzamento e capacitazione delle Amministrazioni centrali e locali impegnate nell’attuazione delle politiche di coesione, nonché ai bisogni di «coordinamento con gli interventi PNRR». 
"PNRR e politiche per la Coesione - conclude la Segretaria generale della Flepar Tiziana Cignarelli - vanno pertanto tenuti insieme per rafforzare e razionalizzare una rigenerazione di competenze specialistiche e la predisposizione di nuclei progettuali e di supervisione e raccordo pubblico mediante centri di competenze territoriali, anche in chiave di sburocratizzazione e semplificazione."
Di tutto questo se ne parlerà a Roma nella giornata di giovedì 15 dicembre, presso la sala di Europe Experience - Davide Sassoli, in un convegno promosso dalla Flepar dal titolo 'Rigeneriamo la PA. Il Pnrr e le sfide europee: la digitalizzazione, la semplificazione, e le competenze per cambiare l'Italia.'

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