Seminario sulla Bioedilizia in Canapa
Piacenza, 27 febbraio 2020
La canapa è un materiale sempre più utilizzato nel mondo della bioedilizia: costruire con fibre vegetali resistenti comporta sia vantaggi ambientali che economici. Una volta lavorata, la canapa è ottima per sostituire legno, vetro e altri materiali. I mattoni, con essa costruiti, sintetizzano il carbonio e riducono le emissioni di CO2 nell'atmosfera, rendendo gli ambienti più salubri e abbatendo le emissioni inquinanti, rispettando al tempo stesso standard di isolamento termico e acustico.
Grazie all'impiego della canapa si risparmia il 90% dell'acqua utilizzata per il cemento ed è utile anche come materiale antisismico, tanto che l'ENEA ha progettato un kit antisismico.Il primo bio-mattone composto da calce e canapa, proveniente da coltivazioni italiane, è stato prodotto dall' azienda italiana “Equilibrium”,ora Tecno Canapa. Esso è ad impatto zero perchè realizzato a partire da piante che non necessitano di concimi e/o fertilizzanti chimici. La mistura con cui il mattone è prodotto, che prende il nome di Natural Beton, è composta da truciolato vegetale di canapa, il quale sostituisce ghiaia, pietrisco e sabbia. L’elevata quantità di silice e la struttura micro e nanoporosa garantiscono comfort termico e acustico ed ottime proprietà di resistenza alla formazione di condensa ed umidità, fattori che possono danneggiare seriamente la muratura.
Fa da legante per la miscela la calce idrata dolomitica che la mineralizza, proteggendola dalla possibilità di decomporsi, incendiarsi o essere aggredita da insetti e roditori. Il bio-mattone è, quindi, molto sicuro per applicazioni domestiche, poichè non emette esalazioni nocive a contatto con le fiamme.
Se l'obbiettivo del futuro è costruire città più verdi ed ecologiche, direi che questa pianta può offrire un grosso aiuto.
