Presentazione del libro: "Ciao Italia! 101 storie di cervelli in fuga"

Presentazione del libro: "Ciao Italia! 101 storie di cervelli in fuga"

27.02.2020 11:30 - 27.02.2020 13:30
LIUC – Università Cattaneo
Postato da Amministrazione
Categorie: Lavoro, Cultura
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Ciao Italia! 101 storie di cervelli in fuga” o forse sarebbe meglio parlare di cervelli in mobilità.

Dalle storie raccolte nel nuovo libro di Enzo Riboni, giornalista del Corriere della Sera, emerge infatti che i protagonisti di queste 101 brevi narrazioni sono giovani (dai 20 ai 30 anni) che se ne sono andati da casa non per disperazione, ma per realizzare appieno le proprie aspirazioni e dare concretezza ai loro percorsi di studio, spesso di ottimo livello.

Migranti per libera scelta, per curiosità intellettuale, veri nomadi post moderni”, così li descrive Riboni sottolineando che: “Più che di fughe si tratta di inseguimenti. Inseguimenti di opportunità poco presenti in Italia, di futuri più coerenti con la propria preparazione, di maggiori possibilità di imparare e crescere professionalmente, di soddisfacimenti delle proprie positive ambizioni”.

A spingerli è “il desiderio di futuro”, evidenzia Paolo Iacci, vice presidente di Aidp, Associazione direttori del personale, docente di Gestione delle risorse umane all’Università statale di Milano, nella prefazione al libro. Come se in Italia, oggi, non ci fosse la speranza di un domani migliore.

Di questo si parlerà alla LIUC giovedì 27 febbraio 2020, in aula Bussolati, alle 11.30, con l’autore del libro, il Rettore Federico Visconti, gli studenti e alcuni testimoni che hanno detto “Ciao, Italia”.

Enzo Riboni li ha simpaticamente suddivisi in Globtrotter, Oceanici, Asiatici, Panmericans, Continentali, fan della Grande mela o sedotti dalla City. Soltanto 11 su 101 i Repatriates, i rimpatriati.

Il libro, edito da Mind, offre anche un interessante dato di attualità con l’aggiornamento a fine 2019 di tutte le storie trattate.

Il fenomeno è importante, si tratta di un esodo pari a quello del secondo dopoguerra. Gli italiani iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani all’estero) sono circa 5,2 milioni, mentre erano 3,1 milioni nel 2006, ma i numeri sono decisamente maggiori poiché in molti non si iscrivono al registro.

Negli ultimi tre anni 120mila italiani hanno lasciato il Paese (di questi il 42% ha una laurea). Negli ultimi 10 anni, la fuga senza ritorno dei giovani è costata all’Italia 16 miliardi di euro, più di un punto percentuale del Pil (Rapporto 2019 sull’Economia dell’Immigrazione, Fondazione Leone Moressa). Inoltre c’è il danno derivante dall’emigrazione di lungo periodo, verso aziende estere, di un neolaureato o di un ricercatore: ammonta a un miliardo di euro all’anno il danno economico che il nostro Paese subisce per i mancati introiti dei brevetti registrati dagli italiani espatriati.

Confrontarsi su questo tema di viva e, per certi versi, preoccupante attualità sarà una preziosa occasione di riflessione per i giovani, per chi si occupa della loro formazione, per le famiglie. Un dibattito aperto anche agli HR manager, attenti al reclutamento dei talenti.

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